La bambina, l’artista, il folle
A ben guardare, di senso nel mondo, nelle cose, nei discorsi non ce n’è poi così tanto, e anche quando ce n'è non è mai stabile. Le parole dicono ma anche nascondono, indicano la strada ma anche smarriscono, rassicurano ma anche imbrogliano. Ci sono pluri-senso, contro-senso, non-senso, fuori-senso, giochi di senso… L’opera di Lewis Carroll è la prima grande messinscena dei paradossi del senso, come ha sottolineato Gilles Deleuze. Alice è una macchina per deformar...
Di più
Mese: Agosto AM
Vivere nella tempesta
Vivere nella tempesta di Nadia Fusini, Einaudi, Torino, 2016. Alcune linee di lettura psicoanalitica.
Recensione di Michele Cavallo per La Psicoanalisi, n. 60, 2017.
La vita è una tempesta. La Tempesta può diventare una vita.
È quanto Nadia Fusini testimonia con questo libro. Un lavoro ricchissimo di spunti teorici, di associazioni personali, autobiografiche e di riferimenti alla psicoanalisi. A partire dai molteplici mondi possibili che il testo shakespeariano dischiude,...
Di più
La follia del genio: Glenn Gould, Vaslav Nijinsky, Unica Zürn
Tre passi nella follia. Tre psicoanalisti scrivono di tre geni-folli, di tre “casi” esemplari della storia del Novecento artistico.
Recensione al testo Invenzioni nella psicosi. Unica Zürn, Vaslav Nijinsky, Glenn Gould, di C. Mangiarotti, C. Menghi, M. Egge, Quodlibet, Macerata, 2008. Pubblicata in La Psicoanalisi, 46, 2009.
0. Con le tre storie che il testo ci propone, gi autori non cadono nella trappola di stabilire l'equazione tra genio e follia, sapendo bene che...
Di più
La lingua dell’inconscio: Lacan con Artaud
La lingua di cui si occupano psicoanalisti e artisti non è quella che studia la linguistica. È una lingua imbevuta di desiderio e di godimento, fatta di impossibili a dire, di equivoci, di depositi che una storia del tutto singolare ha lasciato sul fondo. Una lingua con la quale si cerca di fare altro che comunicare e significare. Artaud mostra nel vivo della sua carne-opera la ricostruzione di questa lingua che Lacan ha teorizzato.
Questi giorni, ho creduto veramente di morire, non so pi...
Di più
La lingua perduta e ritrovata: Artaud con Lacan
di Michele Cavallo
La lingua di cui si occupano psicoanalisti e artisti non è quella che studia la linguistica. È una lingua imbevuta di desiderio e di godimento, fatta di impossibili a dire, di equivoci, di depositi che una storia del tutto singolare ha lasciato sul fondo. Una lingua con la quale si cerca di fare altro che comunicare e significare. Artaud mostra nel vivo della sua carne-opera la ricostruzione di questa lingua che Lacan ha teorizzato.
Questi giorni, ho creduto veramente ...
Di più
Parole di carne: da Joyce ad Artaud
di Michele Cavallo
E se le parole non servissero per comunicare? La funzione essenziale del linguaggio sarebbe ben altra. Il poeta cerca di rompere il senso, di torturare il linguaggio, lo fa non per puro gioco linguistico, per generare doppi sensi o non-sensi, ma per far sorgere una nuova esperienza della realtà, per forgiare un nuovo corpo. Due casi esemplari: Joyce e Artaud. Se in Joyce il lavorìo con il linguaggio giunge a creare un nuovo genere letterario, in Artaud la distruzione del ling...
Di più