Lacan il “liberatore” della psicoanalisi

Michel Foucault: Penso che l’ermetismo di Lacan sia dovuto al fatto che voleva che la lettura dei suoi testi non fosse semplicemente una “presa di coscienza” delle sue idee. Voleva che il lettore si scoprisse a sua volta come soggetto di desiderio, attraverso questa lettura. Lacan voleva che l’oscurità dei suoi Scritti riflettesse la complessità stessa del soggetto, e che il lavoro necessario per comprenderlo fosse un lavoro da fare su se stessi. Intervista di Michel Foucault con J. Nobécourt, i...
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Alice nel paese della psicoanalisi

La bambina, l’artista, il folle A ben guardare, di senso nel mondo, nelle cose, nei discorsi non ce n’è poi così tanto, e anche quando ce n'è non è mai stabile. Le parole dicono ma anche nascondono, indicano la strada ma anche smarriscono, rassicurano ma anche imbrogliano. Ci sono pluri-senso, contro-senso, non-senso, fuori-senso, giochi di senso… L’opera di Lewis Carroll è la prima grande messinscena dei paradossi del senso, come ha sottolineato Gilles Deleuze. Alice è una macchina per deformar...
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Vivere nella tempesta

Vivere nella tempesta di Nadia Fusini, Einaudi, Torino, 2016.  Alcune linee di lettura psicoanalitica. Recensione di Michele Cavallo per La Psicoanalisi, n. 60, 2017.     La vita è una tempesta. La Tempesta può diventare una vita. È quanto Nadia Fusini testimonia con questo libro. Un lavoro ricchissimo di spunti teorici, di associazioni personali, autobiografiche e di riferimenti alla psicoanalisi. A partire dai molteplici mondi possibili che il testo shakespeariano dischiude,...
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La follia del genio: Glenn Gould, Vaslav Nijinsky, Unica Zürn

Tre passi nella follia. Tre psicoanalisti scrivono di tre geni-folli, di tre “casi” esemplari della storia del Novecento artistico. Recensione al testo   Invenzioni nella psicosi. Unica Zürn, Vaslav Nijinsky, Glenn Gould, di C. Mangiarotti, C. Menghi, M. Egge, Quodlibet, Macerata, 2008.  Pubblicata in  La Psicoanalisi, 46, 2009. 0. Con le tre storie che il testo ci propone, gi autori non cadono nella trappola di stabilire l'equazione tra  genio e follia, sapendo bene che...
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La lingua dell’inconscio: Lacan con Artaud

La lingua di cui si occupano psicoanalisti e artisti non è quella che studia la linguistica. È una lingua imbevuta di desiderio e di godimento, fatta di impossibili a dire, di equivoci, di depositi che una storia del tutto singolare ha lasciato sul fondo. Una lingua con la quale si cerca di fare altro che comunicare e significare. Artaud mostra nel vivo della sua carne-opera la ricostruzione di questa lingua che Lacan ha teorizzato. Questi giorni, ho creduto veramente di morire, non so pi...
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La lingua perduta e ritrovata: Artaud con Lacan

di Michele Cavallo La lingua di cui si occupano psicoanalisti e artisti non è quella che studia la linguistica. È una lingua imbevuta di desiderio e di godimento, fatta di impossibili a dire, di equivoci, di depositi che una storia del tutto singolare ha lasciato sul fondo. Una lingua con la quale si cerca di fare altro che comunicare e significare. Artaud mostra nel vivo della sua carne-opera la ricostruzione di questa lingua che Lacan ha teorizzato. Questi giorni, ho creduto veramente ...
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Parole di carne: da Joyce ad Artaud

di Michele Cavallo E se le parole non servissero per comunicare? La funzione essenziale del linguaggio sarebbe ben altra. Il poeta cerca di rompere il senso, di torturare il linguaggio, lo fa non per puro gioco linguistico, per generare doppi sensi o non-sensi, ma per far sorgere una nuova esperienza della realtà, per forgiare un nuovo corpo. Due casi esemplari: Joyce e Artaud. Se in Joyce il lavorìo con il linguaggio giunge a creare un nuovo genere letterario, in Artaud la distruzione del ling...
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Del sentire performativo. Artaud, Grotowski, Bene.

Michele Cavallo & Gioia Ottaviani C’è un sottile filo rosso che a partire da Artaud passa in Grotowski e in Carmelo Bene. Esperienze pur così distanti nei presupposti e negli esiti, vengono qui proposte per suggerire la collocazione del problema delle emozioni e del sentire performativo, nel superamento di "falsi problemi" in cui spesso ci si è attardati. Sulle orme di questi tre diversi cammini, vengono rintracciate alcune possibilità che la teoria e la pedagogia del teatro novecentesco ha...
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Perché una psicoanalisi

Un'analisi è dura e fa male. Ma quando si crolla schiacciati dal peso di parole rimosse, di comportamenti reiterati, di una vergogna atavica, quando la rappresentazione che ci si fa di sé diventa insopportabile, il rimedio è questo. Questa almeno è la mia esperienza, e per Jacques Lacan serbo un'infinita gratitudine. Non arrossire più di se stessi rappresenta la libertà realizzata. Una psicoanalisi ben condotta insegna questo a coloro che le chiedono aiuto (Françoise Giroud). La psicoanalisi è s...
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Contronatura?

Sempre più spesso si sente invocare la formula "contro-natura" dagli omofobi che cercano di giustificare il loro rigetto di ogni pratica sessuale che si discosta dai rassicuranti binari etero. Di contro i difensori della libertà e dei diritti LGBTQ, contestano quella formula alla luce di una naturalità che obbedisce all'amore e non alle distinzioni di generi. Possiamo invitare una terza voce che ci suggerisce di sposare la formula contro-natura. Ebbene sì!  La sessualità negli umani è sempre ...
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